Un volo di gabbiano sul mare dell'oblio...

Ecco cos'è questo spazio di memoria. Non è altro che il tentativo di un volo, come gabbiani inesperti, nella vana speranza di vincere il tempo. Qui, come innocenti pennuti, si abbandonano al vento di tempesta i pensieri e le memorie, in uno spazio senza indirizzo, verso un interlocutore all'infinito, in questo campo di volo, col rischio di bagnarsi le ali, nel tentativo di sfuggire per un istante ai flutti dell'oblio che vorace divora l'esistenza dell'uomo.

2008-06-16

Voglio andare a vivere in campagna

Diario di un candidato alla vigilia elettorale.
Caro diario,

da quanto tempo non ti scrivo, da quanti giorni non ha luogo questo mio ricorrente passatempo?

Scusa, caro diario, ma, come saprai, sono stato molto occupato, ultimamente, per questa piccola campagna elettorale che ha impegnato me (e i miei elettori) per appena sei o sette mesi, ma adesso è conclusa.

Ho parlato di tante cose in questi giorni, ho cercato di additare nel migliore dei modi i miei avversari politici, l'ho fatto sempre con lo stile che mi contraddistingue, senza fare troppa polvere, giusto per dare quella necessaria impressione di scontro. Del resto si sa, guardati dagli amici che dai nemici ti guarda Dio... è il lato cattivo della politica questo, caro diario: troppi amici! Ma alla fine non mi preoccupo, la paura è per i giovani, noi vecchi lupi della politica ben sappiamo quanto fragile sia lo scontro ideologico nel momento in cui si parla della difesa dei reciproci interessi.

Eppure a volte mi preoccupo, caro diario, di questa Italia ormai così improduttiva. Sarà colpa dell'euro o dell'evasione fiscale? Non lo so, caro diario, poiché di economia non me ne intendo, ma una cosa è certa: non si ruba più bene come una volta. Certi momenti quasi mi sembra di vedere il popolo svegliarsi, si lo so che siamo in Italia e che questa è solo immaginazione, ma ugualmente per un attimo ho i brividi... Ah gentaglia, se solo sapesse quanto è facile cambiare le cose, ma per fortuna non lo sa e non c'è pericolo per lo status quo.

Si è vero, quest'anno abbiamo rischiato con la questione delle morti bianche, ma i giornali questa volta hanno proprio esagerato. Nemmeno fosse morto il papa! Cosa ci vuoi rubare da questi tizi in tuta che nemmeno arrivano alla seconda settimana del mese? Sono elementi inerti e poco rilevanti per le mie tasche, che pensino a lavorare di più e a pagare più tasse, allora forse ne potremo discutere... Forse, bada bene caro diario, poiché nessuno è così sprovveduto da mettersi contro le grandi industrie... ed alla fine che sarà mai qualche decina di morti l'anno? Ci servono qualche migliaio di caduti per poterci sedere al tavolo delle trattative!

Ma che bei mesi che ho passato, caro diario, soprattutto perché regolarmente pagati dagli Italiani, certo ho dovuto anticipare di tasca mia, ma figurati se non lo becco quell'1% che riparerà ogni conto alle magiche parole di "rimborso elettorale". Sapessero i miei elettori quanto sono cornuti e bastonati... C'è ancora qualche fastidioso cittadino (specie fortunatamente in via di estinzione) che tenta di avvertire gli abitanti di questa penisola sul mio passato da corrotto e colluso, ma non c'è problema, infatti non sono stato un attimo in prigione, il tutto è caduto in prescrizione e con le attenuanti. Certo caro diario quest'ultima parte è meglio ometterla, non vorrei che qualche elettore andasse a scoprire che l'applicazione delle attenuanti implica l'essere stati riconosciuti evidentemente colpevoli... Ma alla fine cosa può un cittadino in un mare di omertosi sudditi? Per questo sto tranquillo.

Oggi vedo con chiarezza il mio passato politico. Ho amministrato contro la legge, ho commesso reati contro la mia nazione, mi sono indebitamente appropriato di ciò che non era mio, ho abusato del mio ufficio e della mia posizione, sono stato tanto corrotto quanto colluso, spesso ho aiutato il proliferare ed il benessere della mafia, non ho mai rispettato il mio mandato. In qualsiasi altra parte del mondo a quest'ora sarei rinchiuso all'interno di una cella senza chiave, ma qui siamo in Italia ed è proprio in funzione di questo mio onorevole passato che ricevo oggi le lodi ed il riconoscimento del partito. Ora posso dirmi politicamente maturo ed aspirare alle più alte posizioni nell'amministrazione dello stato.

Tante cose ho detto nei passati giorni, caro diario, tante cose illegali ho fatto e tantissime buone ne ho promesse, ora, in questo week-end elettorale, è il momento del silenzio, stasera la chiusura della mia campagna. So già cosa dire e come comportarmi, farò le mie ultime promesse elettorali e, alla fine, come sempre, chiederò di metterci una croce sopra.
[ogni riferimento a fatti o persone esistenti è da ritenersi triste sintomo puramente casuale di una nazione malata, N.d.A.]

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