Un volo di gabbiano sul mare dell'oblio...

Ecco cos'è questo spazio di memoria. Non è altro che il tentativo di un volo, come gabbiani inesperti, nella vana speranza di vincere il tempo. Qui, come innocenti pennuti, si abbandonano al vento di tempesta i pensieri e le memorie, in uno spazio senza indirizzo, verso un interlocutore all'infinito, in questo campo di volo, col rischio di bagnarsi le ali, nel tentativo di sfuggire per un istante ai flutti dell'oblio che vorace divora l'esistenza dell'uomo.

2008-01-01

Pessimismo Ontologico

Come meglio inaugurare i post su questo spazio di memoria se non con la descrizione della corrente di pensieroche probabilmente sarà il massimo filo conduttore d'unione fra tutti i post? Cos'è il pessimismo ontologico? Chi l'ha inventato? Che ce ne facciamo? Sono tutte domande legittime e alle quali tenterò di dare una spiegazione.
Un caro amico mi disse un giorno «Chi è Shopenahuer al tuo confronto!?», risposi con fermezza ch'egli fu un allegro giovane dai frivoli pensieri. Da allora e da sempre fui pessimista, ma ancora di più, per colpa di tali affermazioni e del mio filosofeggiare, pindarico, ma anche concreto, a causa del mio costante pensiero strettamente connaturato alla condizione umana, mia e altrui, dovetti dirmi ontologico. Il termine ontologico deriva dalla composizione di due parole greche:
οντος (òntos), participio presente di ειναι (einai) che è il verbo essere, e λογος (lògos) la cui traduzione letterale è "discorso". In realtà il termine logos abbraccia in maniera omnicomprensiva ciò che è il discorso filosofico, l'argomentazione cognitiva del pensiero filosofico, in maniera altrettanto omnicomprensiva allora possiamo definire l'ontologica come il discorso filosofico sull'essere e sull'esistenza, sviluppato riguardo ad essa ed intorno ad essa.
Tirando le somme dunque posso trastullarmi a sufficienza nella presunzione di affermarmi come massimo, primo (e fra l'altro anche unico...) esponente della corrente filosofica del pessimismo ontologico, quella branca di elucubrante pensiero umano che nella noia dei giorni dell'esistenza non trova di meglio da fare che speculare perdutamente sulla pessima condizione dell'esistenza e dell'essere umano.
Forse però il primo dei veri pessimisti ontologici fu Murphy, autore delle note ed omonime leggi, le quali sono state poi ampliate e sempre rimodernate nel corso dei decenni. Con altrettanto spirito di ironia (e spero con almeno una misera frazione della capacità di Murphy) troverete qui sparpagliati i miei post, le mie elucubrazioni e, diciamolo pure, le mie irriverenti seghe mentali! Perché, come dico sempre, quando tocchiamo il fondo, quando ci addentriamo nelle tenebre più nere, quando la disperazione è tutto ciò che resta, rallegriamoci! Potrebbe andare sempre peggio, ed in fondo, forse ci andrà...
o.O

1 commento:

Anonimo ha detto...

l'incredibile hulk riesce a lacerare la camicia con forza non sovrumana ma umana.con altrettanta forza si può passare dal pessimismo ontologico all'ottimismo ontologico.si può cambiare pelle in qualsiasi momento:basta volerlo.il mondo vero,poi,è quello dei sogni.se michelangelo non avesse sognato non avremmo la cappella sistina,se l'uomo non avesse sognato,oggi non avremmo internet.coltiva i sogni ma devi credere con tutto te stesso che si realizzeranno.sono i sogni che permettono alle persone di vivere e vanno coltivati anche a 100 anni.le persone che vedi in giro tristi e con i nervi a fior di pelle sono così perchè hanno smesso di sognare e spesso cercano di entrare nei sogni degli altri per distruggerli.ma sono in buona fede:è stato loro insegnato che bisogna tenere i piedi ben piantati per terra.è accaduto al gabbiano johnatan e accade a tutti i gabbiani del mondo.la forza deve trovarla il gabbiano e da solo.ma,dimmi,non ti appassionano le sfide?