Un volo di gabbiano sul mare dell'oblio...

Ecco cos'è questo spazio di memoria. Non è altro che il tentativo di un volo, come gabbiani inesperti, nella vana speranza di vincere il tempo. Qui, come innocenti pennuti, si abbandonano al vento di tempesta i pensieri e le memorie, in uno spazio senza indirizzo, verso un interlocutore all'infinito, in questo campo di volo, col rischio di bagnarsi le ali, nel tentativo di sfuggire per un istante ai flutti dell'oblio che vorace divora l'esistenza dell'uomo.

2008-01-25

Sinistra, ultimo atto

«La democrazia è la forma di governo che dà ad ogni uomo il diritto di essere il proprio oppressore»
Condivido pienamente queste parole scritte molti anni fa da Henry Louis Mencken, mai infatti vi fu stato più democratico dell'Italia nel conferire al popolo il potere di autodistruggersi.

Durante la mattina e il pomeriggio di questa giornata catanese dal clima quasi primaverile ho avuto modo di ascoltare la gente e di sentire l'euforia e la festa di coloro
che non troppo discretamente si rallegravano di ricordare l'avvenuta caduta del governo di Romano Prodi. Come non farsi coinvolgere da tale euforia? Come non condividere, almeno in parte, almeno colti da un sentimento di empatia, gli umori collettivi?

Tiriamo le somme dunque di questo govern
o per capire qualcosa del governo che verrà. La legislatura è durata meno di due anni, è nata già manchevole di una maggioranza stabile per effetto di una legge elettorale definita una "porcata" da coloro che l'avevano scritta e approvata. E sebbene la sconfitta elettorale con questa legge si sia presentata come un ottimo contrappasso per chi ha tentato di mettere le manacce sulla costituzione e sulle elezioni, non ha certo giovato al paese, in nessun modo.

In questo periodo di tempo, diciamocelo, il governo non ha concluso NULLA. Bhe, non proprio nulla in fondo... Il governo tre o quattro cose le ha fatte. Ha bloccato tutte le opere pubbliche, quelle cattive, inutili ed irrealizzabili (come il ponte di Messina), ma anche quelle buone, utili e soprattutto necessarie (come la TAV); ha varato le leggi finanziare di lacrime e sangue, di fatto riducendo il debito pubblico di oltre 3 punti percentuali e portandolo al minimo storico del 1.2%, anche se per far questo ha indebitato gli italiani; infine ha indultato i carcerati e la monnezza.

Nient'altro, ahimè trovo da elencare fra le cose compiute da questo governo. Alla luce dei fatti, senza esprimere alcuna opinione sui meriti o sui demeriti individuali, l'Italia si è arenata, è rimasta ferma per due anni, fra l'altro molto buoni dal punto di vista economico, fino ad oggi, quando alle porte si affaccia una possibile grande recessione. Non voglio sindacare
sulle colpe, non so se l'incapacità è derivata dall'esecutivo o dall'inesistente maggioranza, o dalle lotte intestine o dalla non collaborazione fra i diversi schieramenti alleati ed opposti. Certo è che solo un ricordo rimarrà agli italiani della passata legislatura.

Abbiamo guadagnato di meno, abbiamo speso di più, abbiamo saldato una parte del debito pubblico indebitandoci noi stessi. Alla fine dobbiamo dire che il ministro Padoa Schioppa non sembra essersi reso partecipe di un'eccellente azione economica
del governo, alla fine si è limitato a fare quello che ogni altra lavandaia avrebbe saputo fare, ha risolto il debito semplicemente spostandolo dalle casse pubbliche alle tasche degli italiani. Insomma un'idea di economia a mio avviso un po' casalinga, un po' domestica è questo che mi pare aver fatto il nostro ministro: economia domestica.

Come non parlare poi dell'immobilismo tecnologico? Delle mancate riforme sulla scuola? Dei promessi PAX, DICO e non dico.. Insomma dove sono finite quelle 230 pagine di programma elettorale? E certo che di cose ne erano state promesse... E non si escano fuori le scuse inerenti la legge elettorale, poiché il programma è stato redatto quando già questa legge era stata votata ed approvata.

E' prevedibile così quale sarà il futuro risultato elettorale, sono altresì prevedibili a mio avviso le sce
lte che sarà costretto a fare il Presidente della Repubblica. E' probabile che Napolitano tenti di costituire un governo tecnico con lo scopo di varare la sola riforma elettorale, ma con quale maggioranza? E quale riforma??

Ad oggi va preso atto della non esistenza di una maggioranza e della non esistenza di un'idea di riforma elettorale che possa trovare dei consensi in numero sufficiente da essere approvata ed applicata.

Pertanto è evidente la difficoltà che Napolitano temo non riuscirà ad affrontare dovendo quindi sciogliere le camere e richiamando alle urne elettorali gli italiani. Ma cosa succederà in quel momento?

Secondo molte voci sarà l'astensionismo a prevalere, tuttavia io non ne sarei così certo. Il centro-destra (o detto tale) parte infatti avvantaggiato da una campagna elettorale durata più di un anno e mezzo gratuitamente e volontariamente offerta dallo scellerato governo di sinistra appena defunto. E come
biasimare gli italiani?

Se è vero che scegliere il male minore non è una soluzione, è anche facile pensare cosa direbbe in proposito uno dei padri di famiglia che ultimamente non sono riusciti a sfamare i loro figli il 20 del mese. Dopo una serie di tassazioni vessatorie ed un infinita richiesta di lacrime e sangue da parte di un governo che per tagliare la spesa pubblica ha ben pensato di ampliare l'organico, il numero di ministri e sottosegretari ed i propri stipendi, quanti italiani sarebbero disposti a concedere il bis?

Se è vero dunque che oggi più che mai il fenom
eno dell'astensionismo inciderà sulle elezioni, credo anche che questo non sarà così esteso e che riguarderà soprattutto gli elettori del centro-sinistra. La conseguenza di quanto detto è ovviamente tutta a vantaggio del centro-destra, è infatti prevedibile che la casa delle libertà e tutto il circondario siano eletti a larghissima maggioranza, cosa per la quale dovranno certamente ringraziare il dimissionario professore ed il suo esecutivo.

Temo però che ci aspettino anni duri, semp
re più duri. Temo che l'Italia stia per consegnare nelle mani del centro-destra tutto lo strapotere di cui ha bisogno per regnare incontrastato nei prossimi cinque anni innalzando sotto la Sacra Bandiera Repubblicana la pesante effige di un nuovo regno barbaro.

Credo che Romano Prodi e con egli la sinistra abbia concluso la propria carriera politica almeno per una o due generazioni, è lecito quindi comprendere la felicità di Berlusconi e del suo schieramento tutto che potrà felicemente brindare oggi con dell'ottimo champagne.


«Ogni nazione ha il governo che si merita» (Joseph Maistre)

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