«Pronto? Salve, sono Guido di Telecom Italia, la chiamiamo per comunicarle che da oggi, a causa delle ultime modificazioni della legge sulla privacy, necessitiamo della sua autorizzazione per contattarla in futuro, ma ovviamente lei...»
«NO!» - è la ferma risposta che, da parte mia, segue e soprattutto interrompe sul nascere tale conversazione - «No grazie, son ben felice di apprendere l'adeguamento della vostra (quasi) rispettabile azienda tuttavia, OVVIAMENTE, mi perdoni ma non avete la mia autorizzazione, felice di averla sentita signor Guido e delle novità che con questa telefonata ha portato a rallegrare la mia giornata. Buonasera a lei, grazie e buon lavoro!».
E' questa la verbalizzazione della telefonata di oggi pomeriggio fatta dalla Telecom. In questi giorni, infatti, cari fratelli d'Italia, tutti riceveremo da parte delle maggiori compagnie telefoniche e commerciali (come wind, tele2, sky, etc...) questo genere di telefonate, ma badate bene che potreste non cavarvela in maniera tanto liscia. E' infatti in corso una campagna di coercizione dell'utente telefonico.
I bravi e rispettabilissimi lavoratori dei call center, infatti, poiché messi alle strette dalle condizioni contrattuali e dalle imposizioni dei direttori locali e aziendali, tenteranno in ogni modo di strapparvi una frase, per quanto ambigua, da poter usare contro di voi. Tali conversazioni telefoniche sono registrate, dall'altra parte del cavo l'operatore tenterà di ottenere quel gruppo di parole che, sebbene isolate dal contesto, possano essere mascherate da autorizzazione ad essere contattati.
Non cascateci quindi, cari compatrioti, a costo di essere bruschi, dichiarate subito come stanno le cose, fate durare la telefonata il meno possibile e spendete il minor numero di parole, non date spiegazioni della vostra scelta se questa dovesse essere contraria agli intenti della compagnia di turno, voi, e voi soltanto, potete decidere di non essere più disturbati da scoccianti e forvianti proposte commerciali tanto poco vantaggiose quanto poco desiderate.
Se, infine, a partire dal settembre del 2007, qualche telefonata scocciatrice con proposte commerciali dovesse ancora arrivarvi, allora, in quel caso, pensate seriamente alla possibilità di produrre un esposto indirizzato al garante per la privacy: non costa nulla, si può spedire per e-mail, può anche esporvi al rischio di essere lautamente rimborsati per il disturbo o il danno arrecatovi.
La privacy è quanto di più importante ci resta nella moderna civiltà, e, mentre molti stati nel mondo approvano leggi (teoricamente) provvisorie per limitare la privacy dei cittadini, noi possiamo ancora difenderci e dobbiamo farlo ad ogni costo, poiché, se mai dovessimo perdere la facoltà di avvalerci di tale diritto, allora, imperdonabilmente, perderemmo definitivamente la garanzia più preziosa del cittadino: quella ad avere una vita privata. Non fa mai male ricordare le parole di Maurice Barrès:
E' questa la verbalizzazione della telefonata di oggi pomeriggio fatta dalla Telecom. In questi giorni, infatti, cari fratelli d'Italia, tutti riceveremo da parte delle maggiori compagnie telefoniche e commerciali (come wind, tele2, sky, etc...) questo genere di telefonate, ma badate bene che potreste non cavarvela in maniera tanto liscia. E' infatti in corso una campagna di coercizione dell'utente telefonico.
I bravi e rispettabilissimi lavoratori dei call center, infatti, poiché messi alle strette dalle condizioni contrattuali e dalle imposizioni dei direttori locali e aziendali, tenteranno in ogni modo di strapparvi una frase, per quanto ambigua, da poter usare contro di voi. Tali conversazioni telefoniche sono registrate, dall'altra parte del cavo l'operatore tenterà di ottenere quel gruppo di parole che, sebbene isolate dal contesto, possano essere mascherate da autorizzazione ad essere contattati.
Non cascateci quindi, cari compatrioti, a costo di essere bruschi, dichiarate subito come stanno le cose, fate durare la telefonata il meno possibile e spendete il minor numero di parole, non date spiegazioni della vostra scelta se questa dovesse essere contraria agli intenti della compagnia di turno, voi, e voi soltanto, potete decidere di non essere più disturbati da scoccianti e forvianti proposte commerciali tanto poco vantaggiose quanto poco desiderate.
Se, infine, a partire dal settembre del 2007, qualche telefonata scocciatrice con proposte commerciali dovesse ancora arrivarvi, allora, in quel caso, pensate seriamente alla possibilità di produrre un esposto indirizzato al garante per la privacy: non costa nulla, si può spedire per e-mail, può anche esporvi al rischio di essere lautamente rimborsati per il disturbo o il danno arrecatovi.
La privacy è quanto di più importante ci resta nella moderna civiltà, e, mentre molti stati nel mondo approvano leggi (teoricamente) provvisorie per limitare la privacy dei cittadini, noi possiamo ancora difenderci e dobbiamo farlo ad ogni costo, poiché, se mai dovessimo perdere la facoltà di avvalerci di tale diritto, allora, imperdonabilmente, perderemmo definitivamente la garanzia più preziosa del cittadino: quella ad avere una vita privata. Non fa mai male ricordare le parole di Maurice Barrès:
«Dove manca la forza, il diritto scompare»
Nessun commento:
Posta un commento